giovedì 16 luglio 2015

Meraviglia Plutone...non solo ciò che si vede.

Da astrofisica, vedere in questi giorni tantissimi articoli riguardo la missione New Horizons e le sue immagini splendide di Plutone devo dire che è stata una gioia.
Come è stata una gioia l'entusiasmo per l'atterraggio del lander Philae della sonda Rosetta, sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenkp (sì lo so, nessuno si ricorderà mai il nome) , lo scorso 12 novembre 2014.

La curiosità e la voglia di scoprire tutto ciò che ancora non conosciamo è quanto di più straordinario possegga l'uomo.
Entusiasmo a parte per le meravigliose immagini che ci circondano in questi giorni, non so se riuscite a rendervi conto realmente di cosa si sta parlando.
Di solito si pensa al risultato finale, a quello che stiamo vedendo ora, a quanto sia affascinante, ma quasi sempre sfuggono alcuni dettagli.

Vi faccio una domanda. Quando immaginate il lancio di un veicolo spaziale verso un qualche obiettivo, chiaramente la prima cosa che pensate è che quel veicolo parta ed arrivi a destinazione con una sua traiettoria lineare. 
Gurdate questo video che descrive la traiettoria seguita dalla sonda Rosetta prima di arrivare sulla sua cometa:



Esatto, la traiettoria non è affatto lineare. Questo perché tra il punto di partenza (la Terra) ed il punto di arrivo (la Cometa o Plutone) ci sono pianeti e asteroidi, ognuno con la sua forza gravitazionale.
Avete visto, infatti, che nel video si parla spesso di "spinta gravitazionale". Cosa significa esattamente?
Provate ad immaginare l'universo come un materasso enorme. Su questo materasso mettiamoci, per esempio, palle da biliardo (asteroidi) e palle da boowling (pianeti)..cosa accade? Il materasso si curverà sotto ognuna delle palle, in modo più o meno evidente a seconda la loro massa. Vi torna? Bene. Ora immaginate che queste palle non stiano ferme sul vostro materasso ma che si muovano.
Voi avete in mano una piccola biglia (la sonda) e volete farla arrivare da un lato all'altro del materasso. Capite che in questa situazione, lanciarla in linea retta non avrebbe alcun senso. Allora cosa dovreste fare? Dovreste calcolare le traiettorie delle vostre palle da biliardo e da boowling, calcolare la loro massa così da avere una stima di quanto si curvi il materasso, prevedere quando due palle saranno vicine e via dicendo. Solo a quel punto potreste lanciare un biglia con una direzione precisa. E questa biglia sfruttando nel miglior modo la curvatura del materasso (la spinta gravitazionale) riuscirà ad arrivare dall'altra parte.
Ecco. Ora voi pensate che per far arrivare Rosetta sulla Cometa, prima si è dovuto fare tutti questi calcoli e farli bene, perché mentre la biglia, nel caso non riesca a passare al primo colpo, la potete recuperate, per la sonda potrebbe essere un problema.
Quindi, ricapitoliamo. Nel 2004 è stata lanciata Rosetta e molto prima del lancio è stata calcolata esattamente la traiettoria che avrebbe dovuto avere per fare in modo che nel Novembre 2014 potesse mandare il lander Philae sulla superficie della Cometa in un punto ben preciso. L'errore sul punto di atterraggio è stato di qualche cm. 

Nel 2006, invece, è stata lanciata New Horizons. La traiettoria ovviamente è stata altrettanto complessa e New Horizons ora sta passando accanto a Plutone, dopo 9 anni.
Sapete cosa significa accanto a Plutone? Plutone si trova a circa 5,5 ore luce da noi. Questo significa che la luce, notoriamente la cosa più veloce che conosciamo nel nostro universo (~300000 km/s), impiega 5 ore e mezza ad arrivare su Plutone. Per farvi rendere conto della distanza, la luce in 1 secondo fa 10 volte il giro della nostra terra. Questa sonda è stata progettata per essere a questa distanza pazzesca da noi esattamente in questo momento esattamente in quella posizione, lanciandola 9 anni fa.

Riesco a farvi rendere conto un pò meglio di ciò di cui stiamo parlando?
In più. date un'occhiata a questa gif della NASA.



Fa vedere quanto è migliorata l'immagine che abbiamo di Plutone negli anni.
Una sonda lanciata 9 anni fa è arrivata ad una distanza enorme dalla Terra e ha a bordo strumenti tali da avere un'immagine di Plutone con una risoluzione incredibile, come l'ultima che potete guardare qui. E ricordatevi che la sonda sta comunque a circa 77.000 km di distanza dal pianeta.

Dietro tutto questo, c'è un lavoro folle di migliaia di persone che prendono nelle loro mani la matematica e la fisica e creano qualcosa che fin a quel momento non era stato creato.
Questo fa la scienza. E questo fa la ricerca spaziale.
Ci porta su Plutone, ci fa atterrare su una Cometa..ma permette a voi di leggere questo blog (la rete senza fili è stata inventata per comunicare con le sonde), vi permette di dormire più comodi (il memory è nato grazie al materiale prodotto per ammortizzare l'urto degli astronauti sul sedile alla partenza), permette ai pompieri di fare il loro lavoro (le tute ignifughe esistono perché era stato necessario crearle per gli astronauti) e potrei andare avanti e avanti e avanti.

Non fermatevi mai e solo al "qui e ora". La ricerca, tutta la ricerca, è il futuro.
Nel presente non si vede, ma esiste perché i nostro voler andare oltre ci permette di crearlo.

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