lunedì 13 luglio 2009

Le tenaglie

Luca Bianchini.
Questo dovrebbe essere il nome dell'energumeno che ha stuprato le ragazze nei garage dei quartieri periferici di Roma.
Il suo DNA è stato trovato negli ultimi tre casi di stupro ma potrebbe essere incriminato per 18 stupro.
Probabilmente il processo avrà inizio a fine anno.

Chiedono la castrazione chimica e sicuramente non starà dentro neanche 2 anni.

Cominciamo a mandarci le ragazze con le tenaglie nelle carceri intanto; la situazione non cambierà forse ma è il caso che si mettano da parte la correttezza e la clemenza con questi schifosi.

Quante delle ragazze rimarranno incinte e dovranno abortire o crescere un bambino nato da una cosa tremenda? Quante non riusciranno più a farsi toccare da un uomo? Quante si sentiranno sporche?Quante dovranno ancora uscire di casa con gli occhi terrorizzati, la testa bassa ed il passo svelto?

BASTA! BASTA! BASTA!

Scusate la retorica ma non ne posso più...

2 commenti:

  1. Vedo che il tuo post tocca anche il triste tema della durata della pena. Purtroppo il codice penale Italiano è influenzato da una ipocrita e molto cattolica concezione rieducativa della pena. Ufficialmente il criminale, attraverso la sofferenza derivante dall'esser privato della libertà, dovrebbe diventare una persona migliore (pentirsi) ed integrarsi nella società una volta terminata la pena. La concezione è funzionale sia agli interessi dei criminali, dei quali l'attuale classe politica costituisce una buona fetta, che al concetto, basilare della religione, secondo cui solo dio può decidere della vita degli uomini (quindi fino a quando gli ergastoli e le condanne a morte venivano comminati dai tribunali ecclesiastici, in nome di dio, andava tutto bene. Se invece è l'uomo, in nome della giustizia, non va bene: la pena deve essere breve o comunque avere un termine). Quanto ai reati sessuali, l'andamento della giurisprudenza è stato purtroppo dettato anche dalla cultura media dei giudici italiani, pari, se non inferiore a quella dell'italiano medio. Ecco a quanti anni di carcere sarebbe stato giustamente condannato quello stupratore se il crimine fosse stato commesso in Inghilterra: "(4) A person guilty of an offence under this section is liable, on conviction on indictment, to imprisonment for life". Ma lì non c'è il papa, tra i politici ci sono meno criminali ed il livello culturale è leggermente superiore al nostro...

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    1. Ne sono perfettamente cosciente Stefano..e la mia rabbia è alimentata proprio da tutto quello che tu mi dici.
      Purtroppo non posso far altro che lottare nel mio piccolo e sperare che ci siano tante persone che lo facciano, come me e come te, in modo tale che prima o poi le cose cambino...
      Il problema è che i tempi sono lunghi e che nel frattempo tante troppe ragazze soffriranno.

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