Sveglia prima del solito quella mattina, per un appuntamento medico terminato molto prima del previsto fortunatamente, permettendo a me e la mia mamma di avere il tempo di poterci godere la nostra colazione insieme. Andiamo in un bar diverso dal solito, sia per comodità che, principalmente, per la gentilezza delle persone che ci lavorano – ne siamo assidui frequentatori perché è da lì che riforniamo le nostre scorte di bigné di San Giuseppe…già a gennaio. Comunque, entriamo, ordiniamo e ci sediamo sul retro dove c’è un ambiente piacevole e con poca gente.
Immerse nei nostri rispettivi cornetto e cappuccino, chiacchieriamo allegramente finché, proprio accanto a noi, vediamo entrare un pizzico di gioia seguita dal bambino che la sta sprigionando. I suoi occhi brillano e le sue mani sono agitate, non trovano pace. Inizialmente non capiamo il motivo di questa felicità, finché seguendo il volto del bimbo che si gira continuamente nel verso opposto a quello in cui cammina, non vediamo apparire due mani ed un vassoio, seguiti dal papà a cui appartengono. Sul vassoio, troneggiano un bicchierone immenso di succo di frutta ed una ciambella più grande di tutto il viso del bimbo, stracolma di zucchero.
Ecco da dove viene fuori quella gioia immensa! Ed infatti, continuando a voltarsi freneticamente verso il vassoio – ed il papà, che in quel momento, come portatore di cotanta felicità, è ovviamente il suo eroe - il bimbo si siede, le mani sempre agitatissime, i suoi occhi felici che seguono il movimento del vassoio finché il papà non lo posa davanti a lui.
A quel punto, tutta la gioia si sprigiona in un sorriso bellissimo prima verso la ciambella – ovviamente – poi verso il suo papà-eroe! A quel punto il bimbo si rende conto degli sguardi che io e mia mamma abbiamo su di lui, senza poter fare altrimenti, e continua a sorridere, un po' imbarazzato forse perché noi gli sorridiamo come due sceme, trasportate dalla sua felicità. A quel punto, il papà non può fare a meno di dirgli “Facciamo una foto così la mandiamo a mamma!”. Perché una gioia così immensa come quella scatenata da una mega ciambella, una mamma non se la può perdere.
Speriamo che tutti voi possiate provarne una così davanti ad una ciambella, anche a 100 anni. Io non penso avrò alcun problema.
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