mercoledì 8 gennaio 2020

Il sorriso di un sogno


Tutto comincia dall’ attimo in cui quel sogno prende forma nella vostra testa. In quel momento, non solo la vostra mente ma tutto il vostro corpo è proteso verso quell’ immagine e verso le sensazioni che questa scatena.
Da allora in poi, non riuscite più a staccarvene. Se bimbi, rendete quel sogno protagonista in ogni vostro gioco, se adulti, vi rifugiate in quel sogno nei brevi momenti di pausa che vi concede la quotidianità. Ma le sensazioni sono sempre le stesse. Ogni giorno che vivete da quel momento, è condito dal sapore che quel sogno ha per voi.
Finché non arriva quel giorno tanto atteso, quello che ricorderete per sempre. State vivendo la vostra giornata normalmente, e poi all’ improvviso qualcuno vi porta una scatola. Oppure la trovate voi stessi, lasciata lì, da qualche parte. E allora ogni parte del vostro corpo inizia a fremere, perché ha il terrore e l’impazienza di aprire quella scatola, perché è totalmente proteso nella speranza che lì dentro ci sia proprio quella cosa lì. Iniziate a scartarla, freneticamente - o piano piano - e il cuore ormai non contiene più i battiti e la mente non riesce più a trattenerlo. Ed ecco che l’aprite e dentro…
Due biglietti per un viaggio in Africa. Quel libro che tanto cercavate. La Barbie che ormai non si trovava più da nessuna parte. Il pianoforte verticale su cui avevate lasciato un pezzo di cuore. La maglia autografata da Totti. Un paio di scarpette da ballo che, sì, finalmente posso iscrivermi alla scuola. Quel giradischi color ciliegio visto in quel negozio. La vostra mamma che torna a sorridere. Una lampada che proietta le stelle sul soffitto. Il pubblico che si alza ad applaudirvi. Il vostro papà che vi fa volare tra le sue braccia. L’altra metà che ti stringe e ti fa dire “ah, quindi è questo l’amore?”. La medaglia d’oro dopo tanto sacrificio. Tuo figlio che è finalmente felice. Il tuo nome tra quelli dei vincitori del concorso per il lavoro che volevate da sempre.  La torta che avevate mangiato quella volta e che non siete più riusciti a trovare.
E poi, eccolo lì. Il sorriso. Tra le lacrime, tra urla gioiose, tra sussulti. Ma il sorriso. E quel sorriso lì, non è momentaneo. Ognuno di voi ce l’ha ancora. E sono sicura che proprio in questo istante stia illuminando i vostri visi.

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