Il sorriso di cui voglio parlare, in realtà, non è di oggi ma di quasi un mese fa ormai.
Proprio oggi, però, ho iniziato un libro che nuovamente parla di dolore..a tutti piace parlare e scrivere del dolore..e siccome è abbastanza frustrante 'sta cosa, voglio parlare di quel sorriso.
Appartiene ad una bambina che avrà poco meno di una decina di anni. La metro era piena come sempre. Salgo carica di computer e borsa, con il mio libro in mano..mi sembra fosse "Una donna" di Sibilla Aleramo. La metro riparte prima che io raggiunga il tubo per sorreggermi e quasi cado addosso a questa bambina. Le chiedo scusa e lei mi risponde di non preoccuparmi.
Mentre leggo, con la coda dell'occhio, vedo che cerca di leggere il titolo ed il riassunto del libro scritto sulla copertina posteriore. Facendo finta di niente, posiziono il libro in modo da facilitarle la lettura. Legge interessata e mi strappa già un sorriso. Finito di scorrere le righe, dice qualcosa all'orecchio all'uomo che credo fosse il suo papà, sempre guardando il libro. Poco dopo, arriva la loro fermata. Ed è in quel momento che quella bambina con gli occhiali ed una faccia sveglissima, mi guarda negli occhi e mentre inizia a scendere, sorridendo mi dice "Deve essere bello quel libro! Ce l'ho anche io a casa!", "Davvero? Allora lo inizierari a leggere!" le rispondo sorridendo a mia volta. E lei, illuminando il sorriso che già c'era, mi risponde con entusiasmo "Sì!".
Una piccola donna che porterà il mondo ad un altro piccolo cambiamento positivo. E che ha portato me un bel sorriso di fine giornata.
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