giovedì 30 giugno 2011

Insegnamento: la sabbia d'estate scotta

Mentre si resta sdraiati a prendere il sole che tanto verà inesorabilmente riflesso dalla propria pelle, uno dei passatempi migliori è ascoltare le persone intorno a noi; non per farsi gli affari loro, assolutamente, ma per godere delle vere e proprie perle di saggezza che escono dalla labbra della gente.
Ancora meglio è se si trova posto a metà strada tra la fine degli ombrelloni ed il bagnasciuga. Stando in questa posizione strategica, potrete godere delle varie esclamazioni della gente mentre è costretta ad attraversare qualche metro di sabbia rovente per andare a farsi il bagno.
Ci sono varie tipologie di esclamazioni, dipendenti dalle tipologie di persone naturalmente, oltre che atteggiamenti deliziosi da osservare.
Partiamo dal gruppetto di ragazzi romani che non si aspettava il bruciore intenso sotto ai piedi:
c'è sempre il primo che fa da avvisaglia per gli altri del gruppo.
"Mort... quanto brucia!!!" detto correndo all'impazzata e trascinando l'ultima vocale fino al raggiungimento della riva.
Poi c'è quello che respira a fondo e poi fa "Allora, io vado eh?" ed inizia a correre preparandosi come per un'impresa titatnica.
Naturalmente c'è quello che vuole fare il figo "Madonna ragà, sete popo esager...ma li mort..." e si ficca sopra la prima ombra disponibile.
Ci sono quelli che vanno a tappe: ombra numero uno., ombra numero due (finendo in mezzo ad una coppia che sta parladosi teneramente e che gli lancia un'occhiato tra lo schifato e la pena)..
Le ragazze si approfittano dei ragazzi, montando a volta sulle loro spalle e costringendoli ad atti eroici che mai avrebbero fatto e mai rifaranno se poi quelle stesse ragazze diventeranno le loro.
Molti provano a mettere le ciabatte per poi lasciarle a riva..ma dopo averle lasciate sotto al sole cocente.
Altri partono tutti insieme, forti del detto "Mal comune mezzo gaudio"..ed un coro di "Ahaaaaaaaaaaaaaaa" misto a tanta sabbia alzata inonda la spiaggia.
Dulcis in fundo, un ragazzo ha cercato sollievo sull'ombra di un lettino ma dato che riusciva a stento ad entrarci con un piede, ha provato a spostare il tettuccio per avere più spazio..facendo successivamente un gesto di stizza per aver capito che non funziona esattamente così.

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