La mattina ci svegliamo con calma e carichiamo di nuovo la macchina alla volta di Erice. Erice è posta sull'omonimo monte e consente una vista strepitosa di gran parte della Sicilia e del suo mare. La cittadina è piccola ma è deliziosa. L'unica nota stonata è che il Centro Scientifico lì presente è stato fondato da Antonino Zichichi del quale è meglio non esponga la mia opinione. Basta vedere tutte le sue foto ed i suoi libri in bella vista sulla strada in corrispondenza del centro stesso. Però queste sono divagazioni da scienziata.
Torniamo alla cittadina. Salendo sul monte con la macchina inizierete a vedere dei paesaggi bellissimi. Dovete parcheggiare all'esterno (a pagamento ma niente di terribile) e godervi questa meraviglia a piedi. All'interno della Chiesa principale potrete comprare un biglietto che con pochi euro vi permette l'accesso al Campanile, ad un antico convento e a qualcos'altro che non ricordo. Comunque, la vera meraviglia è girovagare per le viuzze della cittadina, fino ad arrivare alla Rocca e restare senza fiato!
Pieni di questa vista strepitosa, siamo tornati sui nostri passi. Qui non fate il nostro errore. Mangiate lì, magari un'oretta prima di venire via e mangiate leggero.
Perché? Perché la prossima tappa è San Vito Lo Capo e lì dovete per forza fermarvi a fare un bagno quindi o mangiate prima o mangiate dopo..noi abbiamo mangiato dopo ma stavamo morendo.
Non so spiegarvi la meraviglia di questo posto. Le foto credo lo spieghino meglio di quanto possa fare io! L'acqua vi chiama, il sole vi chiama, la Sicilia vi chiama.
Restateci per un pò anche perché noi siamo andati via con l'idea di vedere la cittadina proprio di San Vito Lo Capo ma non merita assolutamente.
Con la macchina potete scendere ad un parcheggio di terra proprio sopra la spiaggetta. Mi sembra scontato dire di tenere i costumi sempre a portata di mano se non direttamente sotto i vestiti durante tutto il viaggio.
A questo punto andiamo verso la Riserva dello Zingaro. Ha un orario di chiusura quindi informatevi bene. Purtroppo è quasi tutta bruciata ma nonostante questo è bellissima. Nel percorso in mezzo la vegetazione, ogni tanto appaiono calette bellissime. La prima è quella più incasinata ovviamente ma ce n'è un'altra più isolata più avanti.
Rimarremo due notti all'albergo Hotel Mediterraneo a via Rosolino Pio, abbastanza centrale e non male. Arrivati lì, i gentilissimi albergatori vi sapranno consigliare una pizzeria molto buona dove andare a mangiare anche alle 22-22.30, si chiama "Le Maschere" ed è lì vicino.
E domani ci aspettano Cefalù e Monreale.
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