lunedì 8 aprile 2013

Mai dire "io non lo farei mai"..confessione di un folle amore per Francesco Totti

Ognuno di noi ha i suoi miti, quei personaggi dello sport, del cinema, del teatro, dell'arte per cui potrebbe fare follie o comunque cose che non farebbe mai in un momento di lucidità.
Ed è inutile star lì a dire "ma no, ma ti pare che io farei.." perché lo fareste, ve lo dico per esperienza.
Per me, uno di questi miti, è il capitano della maggggica, l'unico e solo Francesco Totti.
E per ora l'unico per cui ho perso totalmente la cognizione di me stessa, di chi sono e di cosa faccio nella vita.
Era una calda estate romana, si era al mare, io e mia cugina con i nostri ragazzi di allora. Zona La Dispoli.
Mentre ci godevamo il sole sdraiate sull'asciugamano, ognuna per conto suo, due ragazzi, ignari, passano davanti a noi chiaccherando tra loro. Noi sentiamo soltanto un lontano vociare..ma in quel vociare distinguiamo perfettamente queste parole: "bla bla bla comunque Ilary dal vivo è proprio bella" (per la povere anime inconsapevoli, Ilary è la moglie der capitano) .
E' un attimo. Io e mia cugina scattiamo sedute sull'asciugamano, ci guardiamo ed inebetite ci diciamo: "Ilary è bella dal vivo?!Quella Ilary?!Ilary..quindi se c'è Ilary..". Scattiamo in piedi, totalmente dimentiche dell'esistenza dei rispettivi compagni, ignari di tutto, e come cani da tartufo fiutiamo un crescendo di gente alla nostra destra..Sempre come cani da tartufo, risaliamo il crescendo di gente finché all'improvviso appare lei, Ilary, che fa giocare il figlioletto Christian, allora di un paio d'anni o meno..Il fiato inizia a farsi corto.
Guardiamo per un attimo il dolce bimbo che gioca a pallone e poi seguiamo gli sguardi di tutte le persone lì intorno. Sguardi diretti verso un ristorante sulla spiaggia, precisamente verso la finestra di un ristorante sulla spiaggia. E da quella finestra, due occhi celesti ed un volto divino appaiono magicamente.
Lì le forze ci abbandonano e come due deficenti rimaniamo a fissare quegli occhi e ad alzare automaticamente la mano agitandola ed accompagnandola con un sorriso ebete ogni volta che quegli occhi si voltano verso di noi.
Questa scena dura circa un quarto d'ora. Nel frattempo i rispettivi compagni, resisi conto delle pazze con cui erano, si erano rassegnati..non che a noi importasse qualcosa, sia chiaro.
Dopodichè accade qualcosa. Ilary raggiunge Francesco, Francesco si alza..se ne sta andando dopo un abbodante pranzo con la famiglia..un momento...se ne sta andando?! Come se ne sta andando?!
La gente inizia ad andar via perché il povero capitano aveva finito di mangiare e non c'era più niente da vedere..Io, e di seguito a me mia cugina, non la pensavo esattamente allo stesso modo.
Messo da parte l'ultimo briciolo di dignità, io, sempre seguita da mia cugina, mi avvio verso la finestra correndo e mi arrampico al volo su un montarozzo di terra lì sotto, aggrappandomi al davanzale.
In quel momento gli occhi del capitano mi vedono e mi rendo conto che tutto ciò che dicono è "Oh Cristo, ma chi è sta povera demente?" ma non fa niente. Io lo guardo negli occhi e con uno sguardo implorante gli dico "Francesco, perdonami, ma sono una tifosa romanista sfegatata e vorrei soltanto stringerti la mano".
A quel punto gli occhi del capitano dal terrore iniziano ad esprimere una tenera pietà, mi sorride e mi stringe la mano. Io a quel punto sfoggio un sorriso che non credo sfoggerò più e mi lascio cadere dal montarozzo.
Ah, è chiaro che mia cugina si aggrappa al davanzale come me e ripete la stessa identica scena.

Ora, giuticatemi come volete, mi giudico pure io adesso che ci ripenso. Ma lasciatemi dire una cosa. Nella vita bisogna riempirsi di ogni piccola cosa, di ogni piccola felicità.
Ed io, romana e romanista da sempre, con una totale idolatria verso Francesco Totti, mi sono riempita di quegli occhi e di quella mano. Sì, è stato proprio bello ragazzi!!!

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