lunedì 13 febbraio 2012

L'immensa sofferenza delle mamme

Durante la mia vita non mi sono mai chiesta "Perché viviamo?" oppure "Chi sono io?" perché ho sempre pensato che sia una perdita di tempo porsi interrogativi invece di rispondersi direttamente vivendo.
Una domanda però mi ha sempre preso la mente. Perché per mettere al mondo una nuova vita, dobbiamo subire tutta questa sofferenza?
Attenzione, non parlo soltanto dell'immenso dolore fisico, delle nausee, degli svenimenti, della trasformazione che deve subire il corpo, della difficoltà che hai nel muoverti (anche se già tutto questo dovrebbe far fare un bell'esame di coscienza a madre natura o al padre eterno o a chi a dir si voglia). Sto parlando dell'immenso terrore che hai ogni giorno, la paura che hai nel fare qualsiasi cosa e prima di ogni controllo e del rischio continuo a cui sei sottoposta tu e a cui è sottoposta la creatura che hai in grembo.
Sto parlando di ciò che devi subire se qualcosa non va, se il tuo bambino muore nella tua pancia, se sei costretta a metterti di fronte alla scelta di un aborto.

Tutto questo è immensamente ingiusto.
Non ha alcun senso. Perché dare alla luce una nuova vita dovrebbe essere qualcosa di bellissimo e di straordinario e basta. Perché per tutto quel tempo dovresti soltanto pensare al sorriso che avrà tuo figlio.
Invece no. E sinceramente qui chiedo "Perché?".

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