Nel mondo della scienza la lingua ufficiale è l'inglese.
Quindi gli articoli e ogni congresso o conferenza sono rigorosamente in inglese.
Pensate che tutti lo sappiano parlare perfettamente? Naturalmente no.
Non c'è cosa più divertente che ascoltare l'inglese parlato con accenti differenti;
italiano, giapponese, russo, spagnolo, tedesco, francese ecc ecc.
Noi italiani siamo tremendi: l'inglese diventa singhiozzato e la maggior parte delle volte letterale. Del tipo:"In this-pausa-analysis-pausa-we have stAdIED-pausa-the process.." e via dicendo. Da far venire i brividi.
I Giapponesi tendono ad aprire moltissimo le vocali e a terminare le frasi prolungandole con una vocale "allungata" alla fine: naturalmente le vocali tendono ad essere pronunciate tutte nello stesso modo. Risultato: totale incomprensione.
I Russi parlano un inglese borbottato nel senso che una frase diventa una specie di "bobobo" e le parole vengono tutte pronunciate con lo stesso accento con cui si pronunciano, per esempio, "Ciajkovskij"o "Mussorgskij".
Incomprensione mista a ilarità.
I Tedeschi tendono a marcare molto le consonanti, evitando rigorosamente i "th", sosituiti con una bella "t", e facendo diventare la maggior parte delle "g" elle "c". Risultato: se il tedesco è incomprensibile, immaginate..
Gli Spagnoli non hanno idea di cosa voglia dire l'idea dell' "h" muta: tutte le "h" diventano un suono di gola pesantissimo, per non parlare di tutte le "s" diventate "z" con molta semplicità. E poi, pensate all'inglese parlato col suono tipo citofono dello spagnolo..ecco.
L'apoteosi sono i Francesi: l'accento c'è in ogni parola ma il "bump" si è raggiunto quando una scienziata francese ha parlato delle interazioni "hadronìc" e "leptonìc".
Fortunatamente ci sono anche tanti scienziati che riescono a parlarlo correttamente ma l'inglese raggiunge una varietà infinita di pronunce.
Ogni congresso internazionale così diventa un misto tra tragedia e commedia..agonia per le nostre orecchie.
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