lunedì 3 novembre 2008

Donne prive d'identità


Magritte, "Lo stupro".
E' lampante, almeno per me, il significato del quadro.
Ogni donna di questo mondo ha una sua identità, ha un suo cervello ed ha una sua personalità; tutto ciò viene cancellato nel quadro dove quello che appare è una donna che come espressione ha il suo corpo.
Dal mio punto di vista questa opera di Magritte fa inorridire per diversi motivi.
Il primo è proprio l'atto tremendo dello stupro portato da una considerazione della donna, da parte del pervertito sessuale di turno, come di un piacere sessuale, fatto di curve e privo di qualsiasi personalità;anzi, più si accorgono di violare quella personalità, più le bestie sono felici.
Il secondo è lo stupro che ognuna di noi subisce quando passa per strada e le bestie-uso il termine bestie per distinguere questi individui dagli uomini, dato che fortunatamente esistono anche questi ultimi- ti guardano fameliche come se non mangiassero da anni e come se tu fossi qualcosa che sta passando lì per il loro piacere personale.
E ancora, quando il giudice afferma "è lei che ha provocato: aveva la minigonna" o ancora "non è possibile che sia successo, aveva i jeans" o "non è possibile che sia successo, era pieno giorno".
E infine per lo stupro che molte di noi subiscono da loro stesse, utilizzando il loro corpo per diventare famose o perchè credono che sia l'unica cosa che posseggano; e perchè? Perchè nonostante siamo nel 2008, il mondo che le circonda racconta loro esattamente questo.

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