sabato 25 ottobre 2008

Qualcosa di concreto

E' ironico chiedervi se siete al corrente di ciò che sta accadendo in Italia in questo momento: le manifestazioni dilagano in ogni città ed il nome della Gelmini echeggia seguito da pensieri "leggermente" contrari ai suoi.
Và tutto bene, ma dove eravamo prima? Perchè la maggior parte della gente si sveglia soltanto quando succede il disastro?Non voglio sviluppare questo discorso oltre in questo post (lo farò successivamente) ma vorrei utilizzarlo per introdurre quello che sto per dire.
Sono stanca di tante belle parole che iniziano dopo un "patatrack" e che terminano appena ci siamo stancati di protestare. Se cercate su wiki la voce "petizione" appare questa frase:
"Qualsiasi cittadino, o qualsiasi persona giuridica che risieda o abbia la sede sociale in uno Stato membro dell'
Unione Europea ha il diritto di presentare una petizione al Parlamento europeo »
(
Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, art. 44).
Tralasciamo il fatto che quando oggi è stata proposta l'idea nell'assemblea delle facoltà di fisica e scienze dei materiali a Tor Vergata le reazioni sono state "è troppo complicato", "bisognerebbe informarsi"..(wow, dei geni direi!); come potete leggere nella stessa paginadi wiki, raccogliere le firme per un referendum diventa un'impresa parecchio complicata ma per iniziare potremmo provare ad inviare una petizione di sensibilizzazione che non richiede nessun numero di soglia per poi ampliarla in seguito con tutte le firme possibili magari riuscendo ad arrivare addirittura al referendum.
Io ho tutta l'intenzione di procedere per quanto riguarda l'ambito della mia facoltà e se qualcuno è interessato a fare la stessa cosa questo sito vi dà tutte le indicazioni necessarie:
http://www.europarl.europa.eu/parliament/public/staticDisplay.do?id=49&pageRank=1&language=IT
La mia speranza è che con la petizione bella e pronta, mettere la firma non risulti "troppo complicato".

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