Ci sono delle emozioni che tutti noi abbiamo provato ma che restano sopite nel nostro cuore fino al momento in cui non leggiamo quella stessa emozione nel viso degli altri.
Qualche mese fa, una ragazza che ho conosciuto in un corso universitario frequentato l'anno scorso per curiosità personale, mi ha invitato alla sua laurea. Non è ovviamente la prima volta che assisto a lauree, proclamazioni, dottorati ecc. La particolarità di questo evento è stata nel fatto che questa ragazza, più piccola di me di circa 10 anni, si sarebbe laureata alla triennale. Qualcuno potrebbe dire che rispetto ad una laurea specialistica o ad un dottorato parliamo del nulla.Me l'ero detta anche io in effetti d'altronde è solo l'inizio di un percorso.
Vado un pochino prima in modo da essere sicura di non perdermi la discussione. La ragazza mi viene incontro contenta di vedermi e lì c'è stato il primo sorriso. Un sorriso sincero nei miei confronti, ma tiratissimo. Gli occhi che accompagnavano quel sorriso si guardavano intorno, cercavano persone, cercavano supporto ed erano pieni di concentrazione e tensione tagliente. Mi siedo e osservo questa giovane donna nei momenti antecedenti quel primo traguardo del suo percorso. E in me i sentimenti hanno iniziato a cambiare. Eh già..è il primo traguardo. Un primo traguardo, è vero, ma è unico nel suo genere. Continuo ad osservarla, e vedo il suo sorriso rivolgersi a tutti coloro che sono lì per lei, per ringraziarli, per dar loro attenzione. Dopodiché viene chiamata.
Per la prima volta il sorriso svanisce per riapparire solo accennato nei momenti in cui i suoi occhi hanno incrociato quelli della commissione. Mi siedo insieme agli altri nella platea e continuo ad osservare i suoi movimenti, tesi ma risoluti e professionali. E' davvero molto brava. Molto più della media. E conferma la sua bravura durante la discussione. Chiara, sintetica, matura. I 20 minuti passano in un attimo. E' il momento delle domande. Lì in piedi davanti a tutti, risponde, sempre tesa, ma sicura di sè. Sorrido. Ed ecco il momento: "Se non ci sono altre domande, la commissione si ritira per discutere il giudizio". D'improvviso, il suo viso, tutto insieme, si rilassa e sorride. Sorride con ogni muscolo. Rivolge gli sguardi a noi, chiede conferme e opinioni, ma il sorriso, quel sorriso è solo suo.
E' suo, è di tutti i giorni e tutte le notti passate sui libri, è di quei momenti bui in cui sei convinta che non ce la farai mai, di quegli attimi in cui qualcuno ti fa sentire una nullità e di quelli in cui dimostri esattamente il contrario. E' il sorriso di un primo traguardo. E' il sorriso di quella gioia eccezionale che solo un "Cavoli, alla fine ce l'ho fatta!" ti può disegnare in viso. Quel sorriso l'ho avuto anche io..e sorridendo con lei, l'ho fatto di nuovo mio.
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