Il sorriso che ho visto ieri, non l'ho "visto" nel vero senso della parola.
Sono scesa dal treno tornando da Firenze e alzando lo sguardo, ho visto un ragazzo posare di corsa una borsa con uno sguardo pieno di eccitazione.
Dopo un attimo quello stesso ragazzo si è girato, dandomi le spalle, si è piegato un pò sulle ginocchia e ha allargato le braccia. Neanche il tempo di terminare il gesto che due braccia sono apparse dalle sue spalle, cingendolo con ardore, ed una massa di capelli è apparsa oltre la sua spalla destra. A quel punto lui stende le ginocchia e sollevandosi stringe forte la ragazza, che chissà da quanto tempo non vedeva.
Non ho visto i loro sorrisi, ma li ho sentiti, li ho sentiti chiari e nitidi dentro di me. Sarà perché conosco pienamente quella sensazione di gioia estrema. E nel loro gesto, c'erano dentro i loro sorrisi e quelli di tutte quelle coppie che non aspettano altro che si aprano le porte di un treno per illuminarsi di felicità.
Nessun commento:
Posta un commento