mercoledì 7 marzo 2012

Clooney e le Hawaii come non li avete mai visti!


La trama in sè non è originale.
Un uomo, molto ricco che si trova improvvisamente catapultato nella realtà più amara a causa di una tragedia nella sua famiglia e che per la prima volta fa i conti con la vita vera. Fin qui, tutto già visto.
Proprio per questo, ci sono molti avvenimenti prevedibili e pochi colpi di scena. Ma guardando questo film non ci si può assolutamente soffermare soltanto sullo scorrere della storia.
L'idea brillante di Payne però è stata quella di mettere come sfondo le Hawaii, da molti considerate il paradiso in terra, e di dare il ruolo di protagonista a George Clooney, uno degli attori più affascinanti di Holliwood che solitamente travasa questo suo fascino anche nei suoi personaggi cinematografici.
Qui però le Hawaii vengono fatte conoscere al loro interno, come uno dei tanti posti del mondo dove una famiglia vive la sua tragedia personale.
E Clooney lascia magistralmente da parte il suo ruolo di "piacione" per catapultarsi in quello di un uomo, ricco sì, ma spiazzato di fronte alla vita.
Il binomio è riuscitissimo.
E secondo me raggiunge il suo apice nella scena in cui il protagonista, Matt King (Clooney appunto), corre da casa sua a quella della coppia di suoi amici. Il modo buffo in cui corre e lo sguardo attonito delineano un nuovo modo di guardare il paesaggio straordinario di quelle isole.
Tutto il film è poi accompagnato da una sottile ironia, eleborata molto bene dalle due figlie del protagonista, dall'amico della più grande (personaggio talmente reale quanto assudo) e da Clooney stesso che usa i suoi occhi ed il suo corpo come in modo molto espressivo e lontano dall'uomo affascinante e sexy. La figlia più piccola poi è straordinaria.
Nonostante il tema del film non sia nuovo, lo è affrontare un aspetto particolare. (ATTENZIONE!!Sto per "spoilerare" una parte del film.)
La moglie di Matt sta morendo ma in vita ha fatto cose che non hanno fatto bene alla sua famiglia e non viene perdonata. Anzi, per tutto il film c'è questa dicotomia tra il dolore di pedre la propria madre-moglie e la rabbia che la stessa madre-moglie ha generato. Soltanto nella scena in cui vengono buttate le ceneri della donna sembrano prevalere l'amore e l'affetto.
La scena finale è molto ben riuscita dal mio punto di vista, sia nei tempi che nei movimenti dei personaggi e lancia un messaggio per niente romanzato ma anzi sereno e molto reale.
Insomma, due paradisi come Hawaii e Clooney vengono smontati sì, ma rimontati in modo da renderli più vicini alla realtà di quanto uno li possa immaginare.


Genere:commedia, drammatico
Regia: Alexander Payne
Anno:2011

Valutazione
Regia: 8.5
Trama: 8
Stile: 8
Attori: 9
Fotografia: 9
Contenuti: 9

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