Ti svegli presto la mattina per portare il tuo portatile in assistenza. Sai di dover arrivare sull'Ardeatina da Roma est. La mattinata non si prospetta delle migliori.
Il raccordo lo eviti come la peste. Dovrai passare per il centro. OO''
La tangenziale è però miracolosamente libera.
Poi naturalmente ecco il traffico che non ti delude mai. Stai per iniziare ad alterarti quando, giri su una curva e sullo sfondo, tra il verde da una parte e l'acquedotto dall'altra, appare come per magia la parte alta della facciata di San Giovanni. Sapevi che ci saresti passata accanto ma quel bianco luminoso immerso nel cielo azzurro ti stupisce e ti riempie.
Lo stato d'animo si trasforma.
Non pensi più al traffico, ma ti godi quella meraviglia finché puoi.
Una volta sparita San Giovanni, neanche il tempo di toglierti il sorriso dalle labbra che appaino alla tua destra le mura Aureliane, imponenti e magnifiche.
Poi la Porta San Sebastiano. Giri a sinistra e l'Appia Antica con i suoi sampietrini ti ricorda perché Roma è la "caput mundi".
Tra un tremolio e l'altro, costeggi il parco dell'Appia Antica..e d'autunno, con il tepore del sole, non esiste paesaggio più straordinario.
Arrivi a destinazione e quasi ti dispiace. Ripresa la macchina, prendi l'Ardeatina continuando a costeggiare il parco. Ti riempi di questa sensazione.
Stavolta sai di poter prendere il raccordo, alle 10.30 la carreggiata esterna non ti porta al suicidio. E imboccandolo, piena della tua Roma sulle note di "Invito alla danza" di Weber..i tuoi occhi non possono che brillare d'amore per questa città eterna che nulla e nessuno potrà mai eguagliare.
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