mercoledì 26 gennaio 2011

I 7 re di Roma (5): Tullo Ostilio (prima parte)

Numa fu seppellito sul Gianicolo e la ninfa Egeria pianse la sua morte nel bosco dell'Ariccia, "finché Diana"-racconta Giano- "impietosita da tante lacrime, la trasformò in fonte. Ma inutilmente, oggi, la cerchereste nel bosco nemorense, la fonte Egeria, fin dai tempi antichi fu identificata con quella che sgorga da un ninfeo della via Appia, fra i ruderi della villa di Erode Attico e di sua moglie Annia Regilla e voi, ogni volta che bevete da quella fonte, forse bevete una lacrima della ninfa, che ancora piange, la morte di numa."

A questo punto una musica da guerra introduce Tullo Ostilio.



Dopo questa scena c'è un dialogo tra Giano ed il re in cui Giano predice che gli Etruschi sono sull'orlo della guerra con la seguente risposta del re:

"Aò, ma tu stai rinchiuso pè trentatre anni e appena risorti fora te metti a fa 'a Sibilla? Come li odio 'sti ei, proprio nun li sopporto! Tu pensa a fa er dio che a fa la guera (risata sarcastica) ce penzo io!"

Dopodichè c'è un bellissimo duetto con l'etrusco Mezio Fufezio: non vi dico cosa verrà fuori col nome di costui.
Queste scene però le potete soltanto immaginare purtroppo.
Da qui inizia ad essere raccontata la battaglia tra Orazi e Curiazi ma la vedremo domani.

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