mercoledì 3 novembre 2010

70 anni e GIggi è sempre Giggi!


Non so se chi non è romano potrà mai amarlo come lo amiamo noi qui a Roma ma comunque lui è inimitabile.
Un attore di teatro che riempie la curva sud dello stadio Olimpico per due sere consecutive, che deve ripetere gli spettacoli perché non bastano posti e serate a teatro.
Un attore che recita col suo pubblico perché il pubblico sa ogni sua battuta.
La capacità eccezionale di passare dal tragico al comico con una facilità sovraumana.
La romanità che trasuda da ogni suo poro, anche quando parla in perfetto italiano.
I brividi che fa scorrere quando canta le canzoni romane.
Amare Proietti è amare il teatro, amare Roma, amare il nostro essere romani.
E anche se con un giorno di ritardo, per il suo settantesimo compleanno, vorrei dedicargli un pezzo preso da "I 7 re di Roma", suo capolavoro di sempre, una canzone che Numa Pompilio canta alla ninfa Egeria:

"Ma da quanno m'hai guardato
tutt'anbotto 'n petto er core
t'è zompato, s'è svejato
s'è rimesso a camminà"

GRAZIE GIGGI!!!!!!

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