martedì 3 agosto 2010

Quante stelle vediamo di giorno?


Il sole, la nostra meravigliosa stella. Ci affascina da sempre e, nonostante i mezzi per studiarlo stiano via via diventando più precisi e ottimali, molte son le sue caratteristiche ancora da capire.
Nel post precedente ho parlato di una macchia comparsa sulla superficie solare. Ma cos'è una macchia? Prima di capirlo, è necessario introdurre il fatto che il nostro sole è costituito da plasma, cioè gas altamente ionizzato: il plasma può essere definito il "quarto stato" della materia dopo solido, liquido e gassoso e al contrario d quello che si potrebbe intuitivamente pensare, non sono necessarie altissime temperature per ottenerlo. Da un'equazione fisica fondamentale (l'equazione di Saha), è evidente, infatti, che oltre alle alte temperature, anche un frazione di atomi ionizzati non troppo alta può portare allo stato di plasma: è per questo motivo che il mezzo interstellare stesso, relativamente freddo rispetto agli altri costituenti dell'universo, è plasma e che il 99% dell'universo lo è.
Allo stato di plasma è legata la presenza di campi magnetici, scoperti sul sole nel 1908 e causa di quasi tutti i fenomeni straordinari che avvengono su di esso.
Alla base di questi fenom
eni c'è il cosiddetto "frozen in law": le linee di campo magnetico, che possiamo immaginare come delle corde in tensione, sono congelate nel plasma e si muovono con esso.
Le macchie costituiscono il fenomeno magnetico più appariscente. Esse appaiono scure rispetto alla superficie solare ma non perché siano effettivamente fredde ma perché lo sono rispetto alla fotosfera solare circostante (4000K rispetto ai 5800K fotosferici). Oggi si ritiene che sia la presenza del campo magnetico ad inibire la convezione negli strati più profondi della macchia e di conseguenza il trasporto di energia viene reso meno efficiente rispetto quello nella fotosfera intorno la macchia.La variazione del numero di macchie, ci da indicazione dell'andamento del ciclo magnetico solare: durante il minimo del ciclo le macchie sono praticamente assenti mentre nei periodi di massimo, ricoprono a volte metà dell'intera superficie. Questo ciclo dura 11 anni anche se in realtà ne dura 22 perché il campo magnetico subisce un'inversione di polarità..come le ha subite il nostro pianeta durante la sua vita.
La presenza di macchie comporta la generazione di flares

solar
i: se linee di campo magnetico di polarità opposta (alcune vanno in un verso, altre nel verso opposto) sono portate a scontrarsi, avviene il fenomeno della riconnessione magnetica: le linee di campo si "rompono" e si stabilizzano in una nuova configurazione energetica.
La rottura è la causa dei flares, emissioni in tempi relativamente brevi di un'enorme quantità di energia.

Tutto ciò di cui abbiamo parlato fin ora, rientra nella fisica dei plasmi, una delle branche più affascinanti e ricca della fisica.
E abbiamo parlato dell'1% delle caratteristiche solari. Potremmo continuare a parlarne per mesi senza finire mai gli argomenti..
Il nostro Sole è una delle meraviglie del nostro universo.


Nessun commento:

Posta un commento