giovedì 3 dicembre 2009

Mamma, un alieno..gridò l'alieno!


Meravigliosa e deliziosa presa in giro di noi e della nostra paura degli alieni stile anni 50, alias mostri che vogliono controllarci le menti o mangiarcele direttamente, distruggendo il nostro pianeta.
La risata è una costante; non la risatina spenta però, una vera e propria risata di cuore che inizia dall'immagine del cagnolino-alien che fa la pipì acida e continua con quella del nostro classico astronauta americano, bello e fico, che atterra con la sua astronave e con in sottofondo "Così parlò Zarathustra" (la musica di "2001, Odissea nello spazio") pianta la bandiera americana e subito dopo schiaccia un giocattolo per bambini davanti le facce attonite degli "alieni" che stanno preparando un barbeque
.
Da lì non si smette più di ridere.
La storia, scritta dallo stesso ideatore di Shrek, J.Stillman, se si vuole è una vera storia per bambini ma mai banale: ci sono gli Hippy con i loro ideali, i ragazzini fissati con l'area 9 (la nostra area 51) e l'invasione aliena, la paura della gente, il ragazzo innamorato e amante dell'universo e appunto l'astronauta bello e fico ma con sentimentalismo umano.
E' un film che sembra "cadere a ciccio" come si dice a Roma, in un momento che di nuovo tutto il mondo so terrorizza di fronte non più agli alieni che poverini hanno perso il loro carisma, ma ad un acceleratore di particelle (LHC) o all'eventuale produzione di neutrini del sole che scatenerà la nostra fine nel 2012 (per interderci, il sole produce neutrini più o meno da circa sei miliardi di anni).
Mentre però, la paura degli alieni degli anni 50 era davvero paura dell'ignoto e nessuno poteva (e ancora può) dire cosa essi siano e soprattutto se siano qualcosa di reale, oggi c'è tutta la comunità scientifica che cerca di spiegare alla gente quanto sia infondata questa paura.

Comunque, il film merita veramente molto, perchè da sfogo al riso di bimbo che c'è in ognuno di noi e perchè porta allo stesso tempo a pensare a quanta ignoranza ancora vaga nel mondo.

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