venerdì 6 febbraio 2009

Tra astrofisica e astrologia c'è di mezzo la scienza

Prendo spunto da un articolo uscito sulle scienze di questo mese "Par condicio con tranello" di T. Pievani, professore di filisofia della scienza. Il titolo lascia capire di cosa tratta l'articolo: in televisione, ogni volta che viene chiamato un astrofisico, c'è ad accompagnarlo l'astrologo, arriva l'evoluzionista e allora ci deve essere il creazionista...naturalmente sono escluse le trasmissioni puramente scientifiche (quali?). Allora, è ora semplicemente di smetterla. Dal mio punto di vista basterebbe capire che:
- ast
rofisica ed evoluzione = scienza
- astrologia= credere in un qualcosa senza conoscere nulla su quel qualcosa e senza avere alcuna prova della sua esistenza (in un certo modo equiparabile alla religione)

- creazionismo = prosciutto davanti agli occhi.
Visto però l'andamentoo della faccenda forse è il caso di chiarire meglio le cose.
Il creazionismo è qualcosa che non ha alcun senso per il semplice fatto che l'evoluzione non è una teoria, non è un'ipotesi, è la realtà; per realtà intendo qualcosa di provato tramite metodo scientifico di Galileo. Che significato ha invitare un creazionista in una trasmissione televisiva? Non si tratta di libertà di opinione, si tratta di portare la gente a pensare che esistono ancora due filoni di eguale importanza nel campo dello sviluppo della razza umana, quando non è così.

L'astrologia può essere vista come una vera e propria religione che può dare conforto, può affascinare, può sembrare d'aiuto in certi momenti difficili nella propria vita..ma come la religione, non è una scienza. Nessuno ha misurato la capacità dell'allineamento di Marte e Giove di influire sulla vita di chicchessia, come nessuno potrà mai "misurare" Dio. Il fatto che ogni trasmissione televisiva abbia un suo astrologo è assai preoccupante perchè purtroppo porta la gente a conoscere l'universo solo perchè ipoteticamente influisce sulla nostra vita. Ancora succede che qualcuno mi chieda "Qual è la differenza tra l'astrofisica e l'astrologia"..no dico, ma stiamo scherzando !(scusate l'enfasi).
Figuriamoci poi mettere a confronto un astrofisico con un astrologo: e attenzione, non è la stessa cosa di un confronto tra un ateo e un credente. In quest'ultimo caso, infatti, entrambe le teorie non saranno credo mai provate ma nel primo caso si sta denigrando la scienza, secoli di esperimenti, secoli di teorie verificate, il metodo scientifico stesso. Una volta per tutte, l'astrofisica è una scienza che studia il sole, le stelle, le galassie, l'energia, le particelle nell'universo, l'evoluzione dell'universo e al contrario di ciò che pensano in molti, la gran parte delle teorie sono state provate da esperimenti. Si hanno immagini, dati, campioni, non siamo dei filosofi del cielo che sparano cavolate senza nessun riscontro. Certo, molto c'è ancora da dimostrare e per fortuna. Il problema è che la gente non ha idea di cosa facciano gli astrofisici; restano delle entità sconosciute che sognano sul cielo e sulle stelle, affermando tante assurdità. E' normale che allora possano tranquillamente essere contraddetti se non superati degli astrologi.
Invece no, gli astrofisici sono persone che stanno ore e ore e ore davanti a strumenti e computer o in viaggio per il mondo per portare avanti la conoscenza dell'universo a cui apparteniamo mentre gran parte del mondo si preoccupa dell'allineamento dei pianeti. (Tutto il discorso va esteso a tutti gli scienziati naturalmente ma purtroppo è l'astrofisica ad essere ritenuta una scienza eterea e confrontabile all'astrologia).
Nei telegiornali le notizie di risalto sono legate alle parole del Papa e alla fine di quasi tutti c'è l'oroscopo del giorno; visto che escono mensilmente, se non settimanalmente riviste scientifiche di ogni tipo e migliaia di pubblicazioni scientifiche, forse sarebbe il caso di far conoscere alla gente qualcosa di certo, di sicuro di provato oltr
e a far ascoltare la parola di religione e astrologi.
Con un'Italia che va avanti con queste convinzioni, chi si stupisce del fatto che non si investono i soldi nella ricerca.


2 commenti:

  1. Sono ovviamente d'accordo a tutto campo sull'idea di base di astronomia=analisi scientifica degli oggetti presenti oltre l'atmosfera, astrologia=insieme di frasi jolly che ricalcano la giornata di ogni persona atte al guadagno di soldi. A tal proposito segnalo http://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Forer

    Però attenzione ai ricorsi storici che proprio nella linea di confine che segna l'inizio dell'era scientifica sono particolarmente intersecati tra le due materie. Galileo (sembra assurdo ma è così) si guadagnava qualche soldo con gli oroscopi ai potenti dell'epoca, anche se era meno esperto nel campo di altri colleghi che praticavano le due attività parallelamente. All'epoca il confine tra astronomo matematico e astrologo era molto labile...
    http://www.fisicamente.net/SCI_SOC/index-1409.htm

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  2. Hai pienamente ragione!
    Io ho nominato Galileo solo come colui che ha formalizzato il metodo scientifico, sapendo che all'epoca il confine tra astrofisica e astrologia era inesistente.
    Ciò che volevo mettere in evidenza nel post è che purtroppo questo confine, per la maggior parte della gente, è molto sottile ancora oggi.

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