lunedì 4 ottobre 2010

La solitudine dei numeri primi

Film di Saverio Costanzo dall'omonimo libro del fisico Paolo Giordano.
Grande e forse unico difetto è quello di non essere comprensibile per chi non ha letto il libro..Ma probabilmente, se lo fosse stato, sarebbe stato impossibile restare fedeli al libro.
I personaggi non sono personaggi ma sono immagini di idee e di concetti che prendono all'interno moltitudini di persone e non una sola. Gli attori sono bravissimi ma l'attenzione non si concentra su loro ma sulle sensazioni che danno.
La scelta di non rispettare una cronologia ma di mescolare momenti diversi delle vite dei due protagonisti secondo me è ottima perché riesce a trasmettere quanto una persona sia influenzata nella sua vita da chi gli è intorno durante la crescita. E non si parla della società solamente ma anzi, della propria famiglia.
I due drammatici eventi che hanno vissuto i due ragazzi non sono la causa del loro modo di essere ma un'esplosione dovuta a tanti bocconi amari mandati giù, all'incomprensione di chi ti è intorno..quell'esplosione ci sarebbe stata comunque, magari in modo diverso.
Le persone che entrano in contatto con i protagonisti sono accennate, quasi figure eteree che entrano ed escono dal film in un attimo ma che riescono a fare percepire la loro influenza e l'idea che rappresentano; ci si rende conto di quanto basti poco per scatenare qualcosa nel cervello di una persona.
In tutto il film è chiarissima la vicinanza/lontananza dei due numeri primi, che permea ogni scena. Ancor prima che i due si conoscano.
La musica assordante alternata a momenti di silenzio è vincente; la contrapposizione tra ciò che il mondo vuole che tu sia e ciò che tu realmente sei.
La sensazione finale è di un'immensa angoscia legata all'immensa solutidine che accompagna chi non è come gli altri..
Un unico avvertimento: non associate questa solitudine ai fisici perché il libro è scritto da un fisico, o ai matematici, perché il protagonista è un matematico...volendo, ognuno di noi si può considerare un numero primo..ma non è detto che debba finire così!

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