martedì 19 gennaio 2010

Il respiro dell'estate..

Come secondo pezzo della mia rubrica ho scelto "L'estate-presto" di Antonio Vivaldi (1678-1741), uno dei massimi esponenti della musica barocca.
Anche in questo caso, analizzerò uno dei tempi della composizione, il "presto", che è anche il più conosciuto. Chi vuole ascoltare l'intera "stagione", vada qui.
Prima di leggere, iniziate ad ascoltare la musica e leggete con essa.

Listen "Antonio vivaldi Concerto l estate rv iii presto"

Neanche il tempo di iniziare ad ascoltare che violini, viole, violoncelli e contrabassi ci invadono e ci catapultano di fronte ad un'immagine..ognuno ha la sua, in cui può apparire il sole, un campo di grano, le nuvole che scorrono nel cielo, il mare..poi più nulla..e di nuovo un'altra immagine che ci prende l'anima..di nuovo più nulla ma stavolta la tonalità di chiusura lascia aperto il discorso..e infatti ecco i primi violini, a cui fanno eco i secondi violini e le viole mentre gli altri fanno da cornice e da base e la nostra immagine si anima, prende vita in una climax ascendente che porta sempre di più a staccarsi dal mondo e a lasciarsi andare..poi degli accordi cercano di creare ordine ma la bellezza delle immagini che si susseguono vince sull'ordine per creare un disordine di profumi in cui si inseguono tonalità maggiori e minori..poi in un momento sembra che tutto tenda verso una conclusione e invece no, neanche il tempo di respirare che di nuovo una climax corale di tutti gli strumenti ci rapisce di nuovo per arrivare al culmine in cui un solo violino con l'eco di un secondo..il nostro essere prevale e sembra rispondere a questa follia di sensazioni..di nuovo alternarsi di tonalità..poi le immagini ci raggiungono di nuovo, sommessamente, con suoni gravi, per accompagnarci in un canto liberatorio che ci porta a sfiorare il cielo con un dito per poi unirsi di nuovo al coro in una climax ascendente che riporta tutto al principio..di nuovo l'insieme di tutti gli strumenti di nuovo le immagini ma poi prevale un violino.. stavolta siamo capaci di distinguerle..ecco il profumo di un albero..ecco il sapore della pioggia estiva..ecco il vento caldo..ecco il sapore di un ciliegia..ecco lalibertà del mare..e poi tutto si unisce di nuovo, in una climax discendente stavolta e poi in una sua variazione quasi a voler imprimere quelle sensazioni nella nostra testa..e il violino riemerge come per dire sì..e allora tutto riparte in sequenza, di nuovo per lasciarci senza fiato ma stavolta vogliamo imporci quasi ad impedire che tutto svanisca e lo facciamo con suoni dissonanti seguiti da due scale, una ascendente e una discendente che finalmente fanno fermare tutto..e per un istante riusciamo a godere un ultima volta di queste sensazioni infinite da soli..prima che la sequenza ricominci ma diventando sempre meno nitida per poi ravvivarsi in un ultimo sussulto fino all'accordo finale..poi il silenzio e noi pieni dell'estate.

Glossario

Presto: il quarto tempo musicale con maggiori battiti per minuto. Per capirci, il tempo musicale è scandito dai battiti dell'asticella del metronomo che va da pochi battiti per minuto (Larghissimo) a più di 200 battiti per minuto (prestissimo);
Musica barocca: (XVII-XVIII sec) aveva lo scopo di stupire e divertire tramite cambiamenti repentini di tempo o improvvisazioni;
Accordo: più note suonate contemporaneamente.

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