venerdì 31 luglio 2009

Amplificare un dolore immenso

Una donna decide di abortire.

Non importa se perchè è sola, non importa se è perch è stata stuprata, non importa se è perchè sa che il suo bambino nascerà malato e vuole evitargli una vita di sofferenze.

Per tutti è un'assassina.

In Italia l'aborto è legale ma lo è anche l'obiezione di coscienza che permette a dei medici di sottrarsi al loro dovere e di giudicare una donna che già è sull'orlo di un precipizio.
Nel Lazio sono l'80%..nell'ospedale Pertini c'è soltanto una ginecologa non obiettrice di coscienza.

Nessuno sa quale situazione drammatica porti una donna ad abortire, nessuno sa quanto quella donna stia male per la decisione presa e quanto cambierà la sua vita.

Eppure tutti giudicano.

Alcuni medici rifiutano di fare a questa donna l'epidurale perchè non ne ha diritto; è un'assassina, deve soffrire.

Fino ad oggi, una donna doveva partorire il proprio feto per abortire perchè in Italia non era legale la pillola abortiva.

In Francia lo è dal 1982, seguita da tutti gli altri stati europei.

Il papa ed il Vaticano denunciano la decisione di renderla legale; pena la scomunica per tutti i fedeli.

Vi chiedo, cattolici o non cattolici che siate, come potete permettere che un bambino nasca in una famiglia che non ha modo di mantenerlo o in una dove il commento ad un'eventuale malattia del feto si dice:"E che ce lo teniamo sto coso"?

Una donna rimane incinta.
Una donna non può tenere il bambino.
Una donna è considerata un'assassina.

L'esame di coscienza fatevelo voi.
Lei pagherà comunque tutta la vita.

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